Di Tutto Un Podcast

Idee e opinioni sul nostro mondo

2×10 Il Dramma di Haiti


Se pensate che il fatto che non si parli più di un qualcosa non significa dover dimenticare

Se non vi bastano le notizie, frammentarie, che avete ricevuto

Se volete un’informazione su un dramma accaduto in un’altra parte del mondo senza pietismi, senza eccessi alla studioaperto o senza drammaturgia di quarto livello

ma soprattutto, se pensate che tanto è lontano un luogo, tanto più ci riguarda in quanto abitanti dello stesso mondo, allora siete in benvenuti in DI Tutto Un Podcast, idee ed opinioni del nostro mondo

Il Dramma di Haiti

In questa puntata abbiamo voluto cercare di comprendere qual’è la reale situazione che sta vivendo il paese di Haiti, martoriato dal terremoto, del quale ancora non si riesce a vedere soluzione e a distanza di mesi si ritrova a dover far fronte ad un’altra incombente emergenza: la piaga del colera. Tutto questo quadro, fino ad ora descritto, rischia di essere ancora più compromesso dalla situazione politica attuale che, potrebbe trascendere da un momento all’altro. Per fare chiarezza in merito a tutto questo, dato che a noi non sembra che le nostre televisioni e i nostri giornali stiano dando a questo dramma il giusto peso abbiamo pensato di rivolgerci a Stefania Cardinale, operatrice free lance nel campo della cooperazione sociale, di ritorno da Haiti in seguito a una missione con la Caritas Ambrosiana.

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Gli approfondimenti in merito alla situazione attuale ad Haiti

http://micascemi2010.blogspot.com/search/label/Haiti

http://www.caritas.it/Documents/0/4240.html

Per approfondimenti in merito alle elezioni politiche ad Haiti

http://info.rsi.ch/home/channels/informazione/info_on_line/2010/12/01-Palcoscenico-Antilledi-Emiliano

Ma Haiti, come ci racconta Stefania è davvero molto altro, è arte, musica e paesaggi incantevoli fuori dalle città affollate e sull’orlo di una guerra civile.

http://www.viekeily.com/index.php/artists/lily-honson.html

http://www.artmajeur.com/index.php?go=user_pages/display_all&login=ajoupa-art

Un Libro Come Scudo

Un altro collegamento in questa puntata, con un esponente dei ragazzi del Popolo Viola, lui si fa chiamare Andy Wallace, Andy per gli amici, che a nome di tutto il popolo viola ci parla di una iniziativa molto importante “Un libro come scudo

Nuovo Podcast

Annunciamo poi l’arrivo di un nuovo podcast settimanale dedicato ai maniaci dei telefilm, dei videogiochi, della fantascienza e di tutto ciò che fa digitale. La trasmissione si chiama MULTIMANIE. Conducono Luca e Carlo di Animevideo, con la partecipazione fissa e straordinaria di Omar Serafini.

Voce alla Rivolta

Di Tutto Un Podcast decide di dar voce a tutti voi. Nasce una nuova iniziativa, La Voce Della Rivolta, Invia un file audio di massimo due minuti, registrato con un microfono, con il computer, con un cellulare, con un lettore multimediale, tramite una chat o in qualunque modo ti è possibile, dove esprimi le tue considerazioni, la tua preoccupazione o la tua rabbia.

è il momento di farci sentire. TUTTI.  Clicca qui per saperne di più.

ELENCO BRANI

  • Little Jiulia – Luca Primavera
  • You don’t Know – You Wrong
  • Pelle – Alchimia
  • The Shake it Up’s – Run For Cover
  • Aquarious Rising – Allison Crow (songs of hopes for haiti)
  • Multiculture – Grre
  • Il ricordo delle tue mani – Rein

Tutti i brani provengono dal portale Jamendo.com

LICENZA DEL PODCAST: 
Questo podcast può essere usato e liberamente distribuito o diffuso. Consentito l’uso per scopi commerciali. Non è possibile modificare l’opera

6 commenti su “2×10 Il Dramma di Haiti

  1. Shuren
    22 dicembre 2010

    Bella puntata.
    Bella anche la selezione musicale, fino al brano in francese!
    Peccato che per avere notizie su Haiti uno debba sentirsi un podcast e non basti accendere il televisore.
    C’era altro che volevo dire, ma non me lo ricordo 🙂

    • Simone Pizzi
      22 dicembre 2010

      In ogni caso sono d’accordo su tutta la linea del tuo pensiero
      brano francese compreso…
      ma sai… le decisioni le prendono dall’alto 😀

  2. Pietro Busalacchi
    22 dicembre 2010

    Ti ho già detto che la questione dell'”intruppamento” è una mia particolare ipersensibilità che mi impedisce di fare qualcosa per il semplice motivo che la fanno tutti, che è di moda e che fa figo. Non voglio però con questo dire che il popolo viola ricade in queste categorie, insomma…capitemi!

    Michela migliora senz’altro, spero solo che non perda la spontaneità in quanto a te è inutile che ripeta i soliti complimenti…a proposito, in realtà a me del calcio mi interessa poco…;o)

    • Simone Pizzi
      22 dicembre 2010

      ma si nemmeno io sono piu un fan come una volta…
      però è una cosa che ha fatto parte della mia vita.

  3. Pietro Busalacchi
    21 dicembre 2010

    Opporre un libro alla repressione significa anteporre la cultura alla barbarie. Siamo governati dalla corte berlusconiana il cui unico scopo è quello di salvare il capo dai giudici comunisti. Povera Italia!

    Io farei scudo con gli articoli della costituzione, con la dichiarazione dei diritti universali dell’uomo e con la cultura della legalità.

    Il popolo viola é una bella iniziativa a cui non ho partecipato perché non mi piace l’intruppamento. E’ un mio problema personale, ma condivido l’iniziativa.

    La situazione di Haiti è terribile, ma in un luogo privo di interesse strategico per cui la notizia è relegata in fondo e spesso noi lettori preferiamo leggere cose meno ansiogene.

    Michela sta diventando sempre piú brava e le puntate condotte con sicurezza sempre maggiore.

    Simone non doveva fare quell’outing calcistico…

    Ancora una volta, bravi!

    • Simone Pizzi
      21 dicembre 2010

      😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 perché non dovevo?
      in effetti me lo son sempre tenuto per me e pensavo di non doverlo mai dire nel podcast… ma mi è scappato… mi sembrava che nella battuta ci stesse bene 😀

      Che intendi per intruppamento?

      Si, Michela sempre piu brava e consapevole di se nel mezzo. Io invece inizio a diventare ridondante e ripetitivo… devo correre ai ripari.

      Su Haiti, che dire, l’aver avuto l’opportunità di parlarne ci ha messonella condizione di volerlo fare. Cercheremo di tornarci di tanto in tanto… in modo da non fare come fanno tutti gli altri, ossia dimenticarsene.

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